Scoprire la Cupola del Brunelleschi con le visite guidate a Firenze

Una delle tante esperienze magiche che possono regalare le visite guidate a Firenze è rappresentata dalla scoperta della Cupola del Brunelleschi, nata – secondo quanto riporta Leon Battista Alberti – con lo scopo di coprire con la propria ombra tutti i popoli toscani. In effetti, i fiorentini non vedevano l’ora di ribattere ai nemici pisani dopo che questi avevano ideato la Piazza dei Miracoli: ecco perché decisero di mettere in cantiere un’opera ancora più straordinaria, destinata a essere conosciuta in ogni angolo del mondo.

Arnolfo di Cambio era l’architetto più famoso di quei tempi, colui che si era occupato della progettazione della cattedrale: aveva iniziato dalla facciata, ma non aveva rivelato come intendesse realizzare e portare a termine la cupola gigantesca che aveva in mente. In effetti, nel momento in cui i lavori per il duomo arrivarono a conclusione, della cupola non c’era nemmeno l’ombra: un dettaglio non proprio insignificante, su cui si sarebbero concentrati in seguito numerosi architetti, senza però trovare una soluzione. Le visite guidate a Firenze che si possono prenotare e organizzare grazie a Guideintoscana.it servono anche a questo: conoscere e vivere da vicino la storia dei monumenti più straordinari della città. Ma torniamo alla cupola: come si arrivò alla gigantesca opera del Brunelleschi?

Dopo che – come si è detto – diversi architetti avevano rinunciato a lavorare all’opera, si decise di indire un vero e proprio concorso che avrebbe permesso di individuare l’architetto a cui sarebbe stato assegnato un compito tanto importante. Tanti furono i partecipanti, e tante furono le idee proposte, che oggi possiamo conoscere grazie ai resoconti del Vasari: per esempio, ci fu chi suggerì di riempire di terriccio il tamburo, aggiungendolo con la progressione della cupola, al fine di risparmiare sui costi delle impalcature, che in effetti sarebbero stati piuttosto alti. Alla fine, come si sa, il vincitore su Filippo Brunelleschi: ma anche a questo proposito le sorprese non mancano.

Non tutti sanno, infatti, che Brunelleschi in realtà non era un architetto, dal momento che lavorava come orologiaio e orafo: nonostante ciò, era convinto di poter edificare la più grande cupola del mondo e, soprattutto, di riuscire a farlo non usando impalcature di legno. A dispetto dello scetticismo e dei dubbi di molti, pertanto, Filippo fu selezionato per la realizzazione del progetto: si optò, in ogni caso, per affiancargli un professionista come il Ghiberti, in modo tale da evitare inconvenienti e imprevisti di qualsiasi genere.

In verità le cose andarono nel modo esattamente opposto a come ci si attendeva, visto che furono proprio i dissapori tra il Ghiberti e il Brunelleschi a rallentare i lavori. Nonostante i numerosi intoppi, comunque, la cupola alla fine vide la luce, e ancora oggi è una tappa obbligata delle visite guidate a Firenze per i turisti che giungono da ogni parte del mondo: è un unicum della creatività e dell’ingegno umano, al punto che nessuno conosce le fasi compositive né il sistema costruttivo che furono utilizzati. Noi possiamo solo goderci la bellezza della Cupola di Santa Maria del Fiore.